«Diamo forma al futuro guardandoci indietro, lo abbiamo fatto anche nei momenti di massima creatività futuristica»

«Non ho mai creduto a quelli che dicono: sono entrato e ho sentito che era mia!», dice Rodolfo Paglialunga, seduto al grande tavolo in palissandro della sala da pranzo. «Io non ho sentito “che era mia”, però ho pensato che in questa casa avrei potuto vivere». Cresciuto a Tolentino, Paglialunga approda a Milano mentre gli anni 80 volgono al declino, per occuparsi di moda; dal 2014 è direttore creativo del marchio Jil Sander(collaborazione conclusa nel marzo 2017, ndr) che rappresentò a un certo punto l’epitome del minimalismo, una definizione che a distanza di due decenni Paglialunga si scrolla di dosso bollandola come pigrizia intellettuale.

M. Galli, Icon Design