Italian journalist Simone Marchetti interviews Lagente's President Davide Dallomo on "La Repubblica", in the occasion of a special release for the Pitti Uomo event. Here the original text.
A dispetto dei dati sul crollo dell'occupazione e sulla fuga di cervelli, il mercato della moda in Italia sembrerebbe alla ricerca di risorse tra le nuove generazioni. "Per la prima volta i grandi gruppi finanziari del lusso e del Made In Italy sono tornati a trattare il talento dei creativi come una risorsa economica indispensabile" commenta da Milano Davide Dallomo, fondatore di Lagente, la più grande agenzia di stilisti e creativi che proprio quest'anno compie 20 anni.
"Il gruppo Kering investe in un piccolo marchio come Christopher Kane; il colosso LVMH acquista quote del giovane marchio italiano Marco De Vincenzo: dai grandi colossi alle piccole richieste di professionisti ai primi impieghi, si respira il bisogno di una nuova linfa. Certo, la figura del designer è cambiata rispetto a ieri: niente capricci, niente deliri da rock-star. Oggi allo stilista non basta il talento, deve essere un manager: numeri, taglie, industrializzazione e mercati sono il suo alfabeto di base".
"Fra gli under 30 vedo spesso una grande facilità a usare le risorse virtuali del Web ma anche poca dimistichezza con la realtà: devono puntare al lavoro di bottega, imparare come nasce un abito, non solo come si disegna. La nota positiva, però, è che a differenza del passato lavorano sodo e sono più laici, più disincantati verso la figura dello stilista che non vedono più come una star ma come un professionista. Il mio consiglio? Studio e gavetta. È meglio fare fotocopie in un ufficio stile di un grande marchio piuttosto che essere responsabili di un progetto che copia brand di successo. Il percorso di Marco De Vincenzo è esemplare: prima solidi studi, poi grande esperienza in un marchio noto e infine l'impegno nella sua linea tentando il tutto per tutto fino all'arrivo di un grande gruppo finanziario. La sua migliore qualità? È veloce nel capire, apprendere e cambiare." Un comportamento da emulare.
S. Marchetti - La Repubblica